Glenn Greenwald (New York 1967), firma di punta del “Guardian” fino a ottobre 2013, ha fondato la testata online “The Intercept.org”. Tra i suoi bestseller “A Tragic Legacy” (2007) sulla presidenza di George W. Bush e “With Liberty And Justice For Some” (2011). La rivista “Foreign Policy” l'ha inserito nella lista dei 100 pensatori più influenti del 2013. Grazie alle sue rivelazioni sul programma di sorveglianza della "National Security Agency" (NSA), il “Guardian” ha vinto il premio Pulitzer nel 2014.
Il primo dicembre 2012, Glenn Greenwald, giornalista americano da anni in prima fila nella difesa delle libertà civili, riceve una email firmata “Cincinnatus”: il suo interlocutore vuole “che le persone possano comunicare in piena sicurezza” e gli propone di dotarsi di un efficace sistema di cifratura, senza il quale “chiunque si metta in contatto con lui corre gravi rischi”. Solo così “Cincinnatus” potrà fornirgli alcune informazioni di sicuro interesse. Qualche mese più tardi quelle informazioni inonderanno per settimane telegiornali, quotidiani, siti internet, sconvolgeranno la politica americana, chiameranno in causa Google, Facebook, Yahoo, Microsoft, Apple e scuoteranno le relazioni tra gli Stati Uniti ed i loro principali alleati. “Cincinnatus”, infatti, è Edward Snowden, un giovane informatico che ha lavorato per la CIA e la NSA, l'onnipotente “Agenzia per la Sicurezza Nazionale”, ed è disposto a rinunciare alla ragazza che ama, agli amici e ad un ottimo stipendio, rischiando l'ergastolo e forse la vita, pur di rivelare al mondo il gigantesco programma di sorveglianza di massa mai concepito e realizzato: la NSA ha obbligato le società telefoniche a fornire i tabulati di tutte le comunicazioni tra cittadini americani e con l'estero, ha acquisito dati dai server dei giganti dell'informatica e di internet, ha spiato leader politici, funzionari europei ed aziende concorrenti di società americane, può accedere ai testi di miliardi di email, può entrare in cellulari e computer in tutto il mondo. Greenwald racconta i primi contatti con Snowden, l'incontro in una stanza di albergo ad Hong Kong, la serie di scoop con cui, a partire dal 5 giugno 2013, il “Guardian” pubblica le segretissime carte della NSA, la fuga a Mosca e soprattutto le implicazioni della mole di documenti portati alla luce che dimostrano una verità ineludibile: “il governo statunitense ha creato un sistema finalizzato alla totale eliminazione della riservatezza telematica in tutto il pianeta”. Sembra un romanzo di spionaggio, solo che ciò di cui si parla è successo e succede davvero, e riguarda tutti noi.
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