Michele Perrotta nasce a Firenze il 30/7/1978, ricercatore
autodidatta, sin da bambino è stato affascinato dal mistero e
dalla spiritualità cristiana e indù. L’autore di questo saggio si
dichiara innamorato eternamente del Vangelo e della Bhagavad
Gita, testi sacri per eccellenza che congiungono l’Io con Dio. La
sua passione lo ha portato dopo anni di studi e ricerche
personali a scrivere questo trattato che racchiude molto del suo
pensiero filosofico e teologico sul concetto del Divino.
Parlare di spiritualità è uno degli argomenti più complessi, specie in questo periodo costituito da crisi religiosa, crisi di ideali, crisi economica, politica. Ciascun individuo pare aver smarrito la via della redenzione.
Michele Perrotta, autore di questo saggio, va annoverato tra i "cercatori della verità" più determinati ed altruisti. Alle spalle c'è uno studio molto accurato delle religioni più o meno diffuse al fine di raccoglierne il denominatore comune e comprendere il vero senso della spiritualità e del divino.
Non si professa un sincretista, infatti non lo è. Michele è uno studioso, un ricercatore, ma è anche un divulgatore. Presenta delle digressioni storiche, spesso comparandole, per meglio presentare figure importanti come quella di Gesù e Krishna.
Numerose risultano le citazioni tratte di libri sacri di tutti i tempi, come la Bibbia, il Corano, la Bhagavad Gita e testi apocrifi. Siffatte citazioni vengono accuratamente inserite nel testo per argomentare e far comprendere all'essere umano che la sua vita sulla terra ha uno scopo, non è un caso.
Leggere questo libro significa intraprendere un viaggio.
Un viaggio iniziatico per il quale non è necessario portare dei bagagli, ma solo occhi per vedere ed orecchie e cuore per sentire, perché solo attraverso i nostri occhi osserviamo il mondo e attraverso i sensi possiamo percepire e fare delle scelte, come quella di ricercare la Verità, le cui tracce sono disseminate un po' ovunque in questo testo.
Michele Perrotta, autore di questo saggio, va annoverato tra i "cercatori della verità" più determinati ed altruisti. Alle spalle c'è uno studio molto accurato delle religioni più o meno diffuse al fine di raccoglierne il denominatore comune e comprendere il vero senso della spiritualità e del divino.
Non si professa un sincretista, infatti non lo è. Michele è uno studioso, un ricercatore, ma è anche un divulgatore. Presenta delle digressioni storiche, spesso comparandole, per meglio presentare figure importanti come quella di Gesù e Krishna.
Numerose risultano le citazioni tratte di libri sacri di tutti i tempi, come la Bibbia, il Corano, la Bhagavad Gita e testi apocrifi. Siffatte citazioni vengono accuratamente inserite nel testo per argomentare e far comprendere all'essere umano che la sua vita sulla terra ha uno scopo, non è un caso.
Leggere questo libro significa intraprendere un viaggio.
Un viaggio iniziatico per il quale non è necessario portare dei bagagli, ma solo occhi per vedere ed orecchie e cuore per sentire, perché solo attraverso i nostri occhi osserviamo il mondo e attraverso i sensi possiamo percepire e fare delle scelte, come quella di ricercare la Verità, le cui tracce sono disseminate un po' ovunque in questo testo.
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