“La razza umana può sopravvivere benissimo senza un’offerta interminabile di farmaci nuovi, ma non le società che li producono.” Jacky Law.
Le 10 più grandi case farmaceutiche costituiscono la cosiddetta BigPharma che controlla il mercato mondiale dei farmaci, un’entità che arriva ad un fatturato annuale di oltre 200 miliardi di dollari e raggiunge il prodotto interno lordo dell’intera Danimarca. Tutte le organizzazioni internazionali che si occupano di farmaci hanno le proprie sedi a Ginevra tra cui l’OMS, il WTO (organizzazione mondiale del commercio) la quale ha organizzato il sistema di brevetti che stanno dietro ad ogni nuovo farmaco messo in commercio e l’IFPMA (associazione internazionale dei produttori farmaceutici). Queste organizzazioni si occupano di stabilire, tra le altre cose, dove verranno distribuiti i farmaci ed a quale prezzo ed hanno creato nel tempo una disparità incredibile tra paesi ricchi e paesi poveri: i paesi poveri, infatti, rappresentano l’85% dei malati con una spesa medica pari a solamente l’11% del totale.
Un sistema totalmente squilibrato ed ingiusto al quale, però, stanno iniziando ad opporsi alcuni paesi, primo tra i quali l’India.
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