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"Ho più di cinquanta anni. Prima del crollo dell'Unione Sovietica ero impegnato nella ricerca nel campo della fisica quantistica, poi nella tecnologia informatica e ora nei libri. Vivo in Russia e sono di nazionalità russa o, più precisamente, sono per un quarto estone. Il resto è irrilevante come tutto quanto sopra. Per quanto riguarda il mio successo, tutto quello che posso dire è che il Transurfing funziona perfettamente. Non voglio però pubblicizzare la mia vita personale perchè cesserebbe di essere personale. La fama ti si rivolta contro se cedi alla tentazione e sali su un piedistallo visibile a tutti. Tra alcuni popoli, ad esempio gli indiani d'America, c'è la convinzione che se qualcuno copia il tuo ritratto, ti fotografa, ti ruba parte dell'anima. Naturalmente questa è solo superstizione ma non c'è fumo senza fuoco. Puoi distribuire un prodotto della creatività personale ma rilasciare la tua personalità per la circolazione di massa, mai. Alla domanda dei lettori incuriositi su chi sono, di solito rispondo semplicemente nessuno. La mia biografia non può e non deve interessare poichè non sono l'ideatore del Transurfing ma solo un "ritraduttore". È essenziale essere nulla, un vaso vuoto, per non imporre le nostre distorsioni personali a questa antica conoscenza che apre le porte a un mondo dove l'impossibile diventa possibile. La realtà cessa di esistere come qualcosa di esterno e indipendente e diventa gestibile se si seguono determinate regole. Il segreto stesso, nascosto solo superficialmente, è così grande che la personalità di chi lo porta cessa di essere rilevante. Forse anche i guardiani che mi hanno trasmesso questa conoscenza preferiscono restare dietro le quinte."

Il Transurfing è una nuova e straordinaria tecnica di interpretazione della realtà che rappresenta una delle più innovative modalità di esercitare le proprie capacità e la propria intelligenza. Chi pratica il Transurfing scivola senza sforzo tra le onde del quotidiano e cavalca la vita con leggerezza, senza sprofondarvi dentro. Libero da legami di dipendenza e consapevole di ogni cosa che fa, il transurfer non attribuisce mai troppa importanza agli eventi che, in questo modo, perdono la loro connotazione positiva o negativa e non hanno più il potere di influire sulla sua esistenza. Attento a non disperdere la propria energia lottando inutilmente contro i pendoli, strutture mentali vincolanti che si rafforzano quanto più le persone danno loro risonanza, il transurfer preferisce essere spettatore attivo invece che attore, assumendo in questo modo una prospettiva più distante, rilassata e obiettiva. Metafora perfetta del Transurfing è il principio alla base dell’aikido. In quest’antica disciplina chi viene preso di mira non si oppone all’attacco ma accompagna l’avversario nei suoi movimenti, sfruttandone la forza a proprio vantaggio. Nel Transurfing non c’è posto per l’opposizione diretta alla realtà ma solo per un sapiente utilizzo dell’energia nella direzione a noi più favorevole. Il Transurfing ha già conquistato decine di milioni di persone.